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città di massa marittima
stemma di massa marittima
             
  MASSA MARITTIMA in Toscana      
             
Il Comune di Massa Marittima, nella provincia di Grosseto in Toscana, comprende quasi novemila abitanti ed è sistuato a 49 Km. dal capoluogo. Recentemente insignito del riconoscimento "bandiera arancione" del Touring Club Italiano è il centro principale dell'area delle colline metallifere grossetane. E' posto a 380 m.s.l.m. e guarda sul golfo di Follonica. Il Santo patrono della città è San Cerbone di cui l'omonima cattedrale.    
                       
   
Basilica Cattedrale di San Cerbone Vescovo a Massa Marittima (Grosseto) Italia EU


La Cattedrale di Massa Marittima è dedicata a S. Cerbone, Vescovo di Populonia dal 570 al 575 e oggi
Patrono della città.
La edificazione della chiesa risale ai primi anni dell'XI secolo, nel tempo poi si sono succeduti radicali strutturazioni e numerosi ampliamenti.
Osservando la Cattedrale, il visitatore è colpito dalla sua bellezza e dalla sua maestosità. La prima
costruzione è di stile romanico, poi per opera di Giovanni Pisano, nel 1287, la Cattedrale fu ampliata e
arricchita sulla facciata del terzo ordine di colonne ornate superiormente da tre guglie, secondo lo stile gotico.Tutta la struttura è decorata da una serie di archi ciechi e da figure simboliche di animali.
Sulla facciata riccamente decorata si apre la porta principale dal pregevole architrave, su cui sono
scolpite in bassorilievo alcune scene della vita di S. Cerbone.
Lo svelto campanile, edificato in stile romanico, un tempo merlato, fu successivamente ornato da una
cuspide a quattro guglie. Completa tutta l'opera e la mette in evidenza.
L'interno della Cattedrale, maestosamente strutturato in forma di basilica latina, è diviso in tre navate
da due file di colonne dagli insoliti capitelli, diversi l'uno dall 'altro.
Presso la porta d'ingresso, situata sulla navata sinistra, risalta un sarcofago romano dell' età dei Severi (III sec. d. C.),
murato in una nicchia e sormontato da un affresco della fine del XIV sec. raffigurante la Madonna col Bambino con ai lati S. Francesco e S. Caterina d' Alessandria. In fondo alla navata, sul muro interno della facciata, si trova un gruppo di splendidi bassorilievi preromanici, pregevole opera dai forti influssi bizantini. In alcune formelle sono rappresentati la strage degli, innocenti voluta da Erode e i dodici apostoli (evidente S. Pietro con le chiavi).
Poco distante, nella navata centrale, presso la porta principale, appaiono sulla destra tracce di affreschi con scene della Crocifissione e, a sinistra, un frammento raffigurante S. Giovanni ospitaliere.
La lunetta sopra le porta è chiusa da una tela su cui sono dipinti S. Ciriaco, S. Andrea e S. Bernardino da Siena , Patroni minori di Massa Marittima e dei singoli terzieri. Sopra a destra è situata una statua

 

       
                       
   

lignea di S. Cerbone.
L'occhio della facciata è impreziosito da uno splendido rosone istoriato, opera di Gerolamo da Pietrasanta (XIV sec.), adorno di figure evocanti la leggendaria vita di S. Cerbone. Nella navata destra, in angolo, si trova il Fonte Battesimale di Giroldo da Corno (1267). E' costituito da una vasca monolitica di travertino, magistralmente lavorata in bassorilievo su cui sono raffigurate scene dell'Antico e del Nuovo Testamento; sul lato frontale possiamo vedere l'annuncio a Zaccaria, il Battesimo di Gesù, la predicazione di S. Giovanni Battista. Nel 1447 vi fu aggiunto il rinascimentale tabernacolo marmoreo, opera di un discepolo del Brunelleschi. Lungo la parete sono esposte tele di Rutilio Manetti (1571- 1639), di Raffaello Vanni (1587-1673) e di scuola senese (inizio sec. XVIII).
La cappella destra di crociata presenta un affresco raffigurante S. Lucia, protettrice dei minatori, la Divina Pastora, protettrice dei lavoratori della lana e S. Agata, protettrice dei fonditori. Lungo la parete sinistra della cappella è posta la tomba del Vescovo Giovan Battista Borachia (+ 1924).
Nella cappella minore della navata destra si può ammirare una preziosa Crocifissione su tavola di Segna di Bonaventura (inizio XIV sec.). Nella stessa cappella si trovano un Agnus Dei, residuo di un antico altare, il quadro dell'Assunzione con il Padre Eterno e, di fronte, "Il trionfo del Rosario" circondato su tre lati da piccole tele raffiguranti i Misteri del. Rosario. Nella cappella si apre la porta della Sacrestia su cui si affacciano la cantoria e l'organo (XVIII sec). Nella navata centrale è situato l'Altare Maggiore, opera di Flaminio del Turco, eretto nel 1626 in marmo giallo di Siena. Dietro l'Altare Maggiore si apre il Coro, maestosa opera gotica dagli ampi finestroni. Vi si trovano gli stalli canonicali (XV sec.) e nel centro dell' abside l'Arca di S. Cerbone, opera del 1324 di Goro di Gregorio. Nelle formelle scolpite ai lati dell'arca vediamo raffigurata la vita leggendaria di S. Cerbone. Se giriamo le spalle all'altare si può vedere:
. San Cerbone viene dato in pasto ai leoni dal re Totila, ma i leoni, nonostante fossero affamati, lambiscono il Santo.
. I fedeli si rivolgono al Papa affinché convochi il Santo a Roma, perché lo ritenevano eretico.
S. Cerbone era solito celebrare la S. Messa nelle prime ore
del mattino, affermando di sentire dei
Canti angelici.
. S. Cerbone viene convocato a Roma.

 

       
                       
    . S. Cerbone inizia il suo viaggio verso Roma.
. Durante il viaggio incontra dei malati di lebbra e li guarisce.
. Munge le cerve che ha incontrato.
. Parla con le oche incontrate lungo il percorso e chiede loro di seguirlo a Roma.
.
Le oche lo seguono e vediamo il Santo davanti al Papa con le oche ai suoi piedi (le oche diverranno il simbolo con cui viene raffigurato il Santo).
. Infine nell'ultima formella S. Cerbone celebra la S. Messa alla Cattedra di S. Pietro in Roma insieme al Papa. Durante la Messa si odono i cori angelici. Nelle formelle scolpite nel coperchio, che chiude l'Arca, sono raffigurati alcuni Profeti e nei due medaglioni centrali da un lato la Madonna e dall' altro S. Cerbone. Su una parete dell' abside si osserva l'affresco raffigurante il Vescovo Antonio da Massa in ginocchio ai piedi di S.Cerbone, affresco di scuola senese. Nella cappella minore della navata sinistra si conserva una preziosissima tavola, su cui è mirabilmente dipinta la Madonna delle Grazie, opera di Duccio di Boninsegna; sul retro su frammenti di tavola sono visibili scene della Passione. Nella parete di sinistra sono esposti i resti di una tavola di Sano di Pietro, trafugata nel 1922; alcuni si essi sono stati recuperati e restituiti. La cappella di sinistra di crociata è dedicata alla venerazione dei Santi. Lungo la navata sinistra si trova la tomba mannorea del Vescovo Traversi (+ 1872), nella quale il Vescovo è situato al centro e le raffigurazioni della Fede, della Speranza e della Carità sono situate ai lati. Presso la porta d'ingresso si può vedere un frammento di affresco con l'Adorazione dei Magi.
       
                       
    Saint Cerbone Vescovo Cathedral in Massa Marittima (Grosseto) Italy EU

Massa Marittima cathedral is dedicated to St. Cerbone, Bishop of Populonia from 570 to 575 and today patron of the city.
This church was built early XI century, but later many substantial modifications and enlargement were made.
The visitor is charmed by the beauty and majesty of this church. The fist structure is romanic , then Giovanni Pisano, in 1287 operated an enlargement of the Cathedral while the third order front was enriched with columns adorned with three spires, according to the gothic style.
All the structure is decorated with a series of blind arches, and animal symbolic figures.
The main door that opens on the rich front shows a valuable architrave, with some scenes of St. Cerbone life sculptured in low relief.
The nimble bell tower, of romanic style, that in the pastwas embattled, was later decorated with a 4-spires cusp that completes and emphasizes the opera.
The Cathedral interior, majestically restructured, is divided in a nave and two isles with two columns lines with unusual capitals, different one each other.
Close to the main door, on the left isle, a roman
sarcophagus of the Severi age (III cent. A. C.) is placed in a niche with a fresco of the XIV cento representing Madonna with Child and St. Francesco and St. Caterina from Alessandria on their sides.
In the centraI nave, by the main door, traces of fresco with scenes of the Crucifer and a fragment on the right representing St. Giovanni ospitaliere.
The lunette on the do or is closed by a painting representing St.o Ciriaco, St. Andrea and St. Bernardino from Siena, minor patrons of Massa Marittima and of the single contrade.
On the right there is a woody statue of St. Cerbone.

       
                       
   

The front is made precious by a rose-window decorated with historical scenes made by Gerolamo from Pietrasanta (XIV cent.), adomated with figures on St. Cerbone legendary life.
On the right nave, in a comer there is the baptismal font by Giroldo from Corno (1267) composed by a monolitic travertin basin, with wonderful bas-reliefs narrating New and Old
Testament stories: on the front side the Zaccaria announcement, the Baptism of Christ, St. Giovanni Battista
preaching. In 1447 a renaissance marmoreal tabemacle, madeby a Brunelleschi disciple. Along the wall some paintings by Rutilio Manetti (1571-1639), Raffaello Vanni (1587-1673) and the senese school (early XVIII cent.).
The chapel of the right isle shows a fresco on St. Lucia, protector of the colliers, the Divine Shepherd, protector of the wool operators and Sto Agata, protector of the foundrymen.
Along the left wall of the Chapel there is the Bishop Giovan Battista Borachia (+ 1924) tumb.
In the minor chapel of the left isle a precious Crucifer can be admired on a panel made by Segna di Bonaventura (early XIV cent.). In the same Chapel an Agnus Dei, residue of an ancient altar, the painting of the Assumption with the Eternal Father, and the "Triumph of the Rosary" surrounded on three sides by little paintings representing the Rosary Misteries. In the Chapel the Sacristy do or opens on the choir and the organ (XVIII cent).
In the centraI nave there is the Major Altar, made by Flaminio del Turco in 1626 of yellow marble of Siena.
Behind the Major Altar is the gotic Chorus with wide widows, canonical stalls (XV cent.) and in the center of the
apse the Ark of St.Cerbone, dated 1324 by Ooro di Oregorio.
On the ark sides the panels sculptured with the legendary life
of St. Cerbone.
       
 
Turning toward the Altar we can see:
. St. Cerbone is thrown to the lions by king Totila, but the lions
lap the Saint.
. The Believers ask the Pope to calI the Saint to Roma, because they think he is heretical.
St. Cerbone was used to celebrate the Sto Messa early in the morning because he said he heard Angel carols.
. St. Cerbone is called to Roma.
. St. Cerbone starts his travel to Roma.
. During the travel he meets and cures some leprosy sick.
. Meets and milks some does.
. Speeks with gooses and asks to be followed to Rome.
. Gooses follow him: the Saint in front of the Pope with the
gooses standing at his feet (gooses will become the symbol of
this Saint).
. In the last panel St. Cerbone celebrates the St. Messa at the Cathedral of Sto Pietro in Roma together with the Pope.
During the Messa angel songs are heard.
In the panels sculptured on the cap that closes the ark, some Prophets afe represented, and two central medallions with Madonna on a side, and St. Cerbone on the other side.

On a watt of the apse there is a fresco made by the Siena school on Bishop Antonio from Massa kneeled to Sto Cerbone. In the minor chapel of the left isle a precious panel, where the Madonna delle Grazie was painted by Duccio di Boninsegna; on the back, some fragments with scenes of the Passion. The chapel on the left isle is dedicated to the veneration of the Saints. Along the left isle watt there is the marble tomb of the Bishop Traversi (+ 1872), the Bishop is in the center and Faith, Hope and Charity afe on the sides. On the entrance door a fresco fragment represents the Adoration of the three Magi.
             
  Kathedrale von S.Cerbone - Massa Marittima (Grosseto) Italien EU


Die Kathedrale von Massa Marittima ist dem Heiligen Cerbone gewidmet. S. Cerbone, Schutzpatron der Stadt, war
von 570 bis 575 Bischof von Populonia. Die Kirche wurde am Anfang des 11.Jhs gebaut und wurde in der Folge mehrmals
urngebaut.
Der Besucher ist von der Schonheit und der Majestat der Kirche uberrascht. Die erste Bauetappe war im romanischen
Stil und von 1287 an ist der Stil gotisch; unter der Leitung von Giovanni Pisano wurde die Kathedrale vergrossert und um eine dritte Reihe von Saulen angereichert und dartiber mit drei
Spitzsaulen verziert.
Die ganze Struktur ist mit einer Reihe von blinden Bogen und symbolischen Figuren dekoriert. Uber dem Haupteingang
werden einige Szenen aus dem Leben von S. Cerbone auf einem Basrelief dargestellt.
Der romanische Glockenturm wurde ursprtinglich mit Schiessscharten, spater mit vier Spitzsaulen versehen.
Das Innere der Kathedrale, in Form einer lateinischer Basilika sturkturiert, ist mit zwei Saulenkolonnen in drei Schiffe geteilt. Die Kapitelle sind alle von einander verschieden.
Rechts vom Seiteneingang befindet si ch, in einer Nische eingemauert, ein romischer Sarkophag aus der Zeit von Severi (3.Jh n.C.) unter einem Fresko des 14. Jhs mit Madonna und
Kind und zu ihrer Seite S. Francesco und S.Caterina d'Alessandria.
Auf der 1nnenseite der Fassade befindet sich eine Gruppe von vorromischen Basreliefs, ein herrliches Werk mit starken byzantinischen Einflussen. Unter anderen sind der Kindermord des Herodes und die Zwolf Apostel dargestellt. Man erkennt Petrus mit den Schlusseln.
Rechts vom Haupteingang sieht man Spuren von Fresken mit der Kreuzigungsszene und links ein Freskenfragment, das S. Giuliano "ospitaliere" darstellt.

             
  Die Lunette uber der Ture ist von einem Bild verdeckt, das S.Ciriaco, S. Andrea und S. Bemardino da Siena darstellt, Beschutzer von Massa Marittima und der einzelnen Stadtteile.
Dariiber, rechts, befindet sich eine Holzstatue von S. Cerbone.
Die Rosette in der Fassade, ein Werk von Girolamo da Pietrasanta (14.Jh) stellt das legendare Leben von S. Cerbone
dar.
Im rechten Schiff befindet sich in der Ecke das Tautbecken, von Giroldo da Corno, gebaut im Jahr 1267. Es besteht aus einem monolitischen Becken aus Travertin, mit einem meisterhaft gearbeiteten Basrelief, mit Szenen aus dem alten und neuen Testament (auf der Vorderseite sehen wir die Ankundigung des Zacharias, die Taufe Jesu, die Predigt von Johannes des Taufers). 1447 wurde ein marmorenes Renaissance-Tabemakel hinzugefugt, ein Werk eines
Brunelleschi -Schulers.
An den Wanden sind Bilder von Rutilio Manetti (1571-1639) und Raffaello Vanni ( 1587- 1673) und der Sieneser-Schule
(Anfang des 18. Jhs). 1m rechten Querschiff befindet sich ein Fresko mit S. Lucia, Beschutzerin der Bergarbeiter, die heilige Schaferin, Beschutzerin der Wollearbeiter und S. Agathe, Beschutzerin der Giesser.
An der linken Wand dieses Querschiffs befindet sich das Grab von BischofGiovan Battista Borachia (+ 1924).
Uber dem Altar der kleinen Kapelle des rechten Schiffs ist eine auf Holz gemalte, bewundernswl1rdige Kreuzigung von Segna di Bonaventura (Anfang 14.Jhs). In der gleichen Kapelle befinden sich ein Rest eines alten Altars (Agnus Dei), ein Bild mit Maria Himmelfahrt mit Gott und , davor, der "Rosenkranztriumph", ein Bild, das von drei kleineren Bildern mit den Episoden aus dem Leben der Madonna umgeben Ìst.
Neben der Kapelle ist die Tiire zur Sakristei, dariiber sind der Chor und die Orgel (18. Jh).
Im Mittelschiff befindet sich der Hochaltar , ein Werk aus gelbem sieneser Marrnor von Flaminio del Turco (1626).
             
  Hinter dem Hochaltar offnet sich der Chor, ein gotisches grossartiges Werk rnit grossen Fenstern. An den Wanden sind die Chorstiihle (15. Jh), in der Mitte der Apsis befindet sich der Sarg von S. Cerbone, ein Werk von Goro di Gregorio (1324).
Auf den marrnorenen Seitenplatten sehen wir das legendare Leben von S. Cerbone . Wenn wir dern Altar den Riicken
zukehren, sehen wir :
. S. Cerbone wird den Lowen von Konig Totila preisgegeben,
aber die hungrigen L6wen lecken ihn.
. Die Glaubigen wollen, dass der Papst den Heiligen nach Rom zitiert, weil sie ihn fiir einen Haretiker hielten, da er sagte, wahrend der Fruhrnesse Engelsgesange zu horen.
. S. Cerbone wird nach Rom befohlen.
. Er ist auf der Reise nach Rom.
. Auf der Reise begegnet er einigen Leprakranken und er heilt Sie.
. Er rnelki einige Hirschkiihe.
. Er spricht mit Gansen, denen er auf der Reise begegnet und er ladt sie ein, mit ihm zum Papst zu kornmen.

. Die Ganse folgen ihrn und wir sehen S. Cerbone mit den Gansen vor dem Papst. Die Ganse werden von da an das Symbol, mit dem S. Cerbone dargestellt wird. . Am Ende feiert S. Cerbone die Messe mit dem Papst in der Kathedrale von S. Peter in Rom. Wahrend der Messe horen sie die Gesange der Engel. Auf den Platten des Deckels des Sarges sehen wir einige Propheten und auf den zwei grossen Medaillen in der Mitte die Madonna und den heiligen Cerbone. Auf einer der Wande der Apsis befindet sich das Fresko mit Bischof Antonio da Massa, der kniend dem heiligen Cerbone zu Fussen liegt. Das Fresko gehort zur sieneser Schule. In der kleinen Kapelle vom linken Schiff ist ein sehr wichtiges Bild mit der "Madonna delle Grazie", ein Werk von Duccio di Boninsegna (1316); auf der Ruckseite sehen wir Szenen der Passionsgeschichte.
 
             
  Links an der Wand befinden sich die Reste eines Bildes von Sano di Pietro, das 1922 gestohlen wurde. Einige Reste wurden zurUckgegeben. Die Kapelle des Querschiffs ist der Verehrung der Heiligen gewidmet. Im linken Schiff befindet sich das Grab aus Marmor von Bischof Traversi (+ 1872), in der Mitte sehen wir die Statue des Bischofs und auf der Seiten sind Statuen, die Glauben, Hoffnung und Nachstenliebe darstellen. In der Nahe vom Seiteneingang befindet sich ein Fragment von einem Fresko mit der Huldigung der Heiligen drei Konige.
             
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